La collezione Lanthano raccoglie solo cuvée di vini alchemici, che uniscono la memoria di più vigneti nell’armonia di un’unica bottiglia.

 

Il percorso creativo all’origine del vino diventa il gusto di un’esperienza, che riflette la vita del vigneto e dell’autore, e non un’esperienza del gusto che riflette i caratteri sensoriali della varietà e del territorio.

 

L’esperienza del gusto è un fenomeno legato al senso di una piacevolezza che dura il tempo della percezione sensoriale, quindi si consuma, e può essere rivissuta solo attraverso un’ulteriore esperienza del gusto.

 

Il gusto di un’esperienza è invece un fenomeno sinestetico, che non si consuma perché si incorpora nella coscienza come un ricordo che è possibile evocare per tutto il tempo dell’esistenza.

 

L’opera riflette il bisogno dell’autore di esprimere il senso della propria esistenza, il prodotto esprime il bisogno del produttore o dell’azienda di soddisfare i bisogni del mercato e il senso della piacevolezza.

 

Il nome Lanthano deriva dal greco e significa “invisibile, nascosto”, come la memoria della pianta custodita dal frutto, che viene trasferita nel vino per diventare il gusto di un’esperienza che riflette tutta la sua storia fino alla bottiglia.

Presentazione Lanthano 2018

Interpreti: Giuseppe Beltrami, Iulian Csakwari, Sonia Doria, Giorgio Mercandelli, Igor Pasquale, Oreste Sorgente

Regia: Mauro Quadrelli